Super Eto'o stende il Cesena Inter a -6: parte la "remuntada"?

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  1. LOCALSURF
     
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    Super Eto'o stende il Cesena
    Inter a -6: parte la "remuntada"?

    I nerazzurri superano a fatica i romagnoli nel recupero della sedicesima giornata. Eto'o e Leonardo portano subito la squadra di Leonardo sul 2-0, il Cesena rimonta con Bogdani e Giaccherini, poi Chivu realizza il 3-2

    MILANO, 19 gennaio 2011 - Si potrà parlare di "remuntada"? A Piqué e compagni non portò benissimo, ma per l’Inter resta un bel ricordo. In attesa di dirimere il dubbio scaramantico, la sostanza è che l’Inter va come un treno. Un treno che risale la classifica, trainato dalla locomotiva Eto’o. Il 3-2 sul Cesena vale la quinta vittoria su cinque della gestione Leonardo, la quarta di fila in campionato e il -6 (con una gara in meno) dal Milan. Un Eto’o straordinario e straripante indirizza la partita, il maggiore tasso tecnico e la maggiore voglia la decidono. La partita col Cesena non è stata una passeggiata, non tutto è perfetto, nel finale i nerazzurri rischiano, ma conta il ritmo, da corsa, con cui procede la risalita. La paura, semmai, è per la ricomparsa degli infortuni: si ferma Milito, ma è presto per valutare se sia ricaduta o precauzione.

    TUTTO FACILE, ANZI NO — Un quarto d’ora di Eto’o, un quarto d’ora di buoni contropiede del Cesena (con dormite difensive interiste) e si riparte da capo, dal 2-2. Con un Eto’o così, si rischia di iniziare sempre 2-0: Samu segna il suo 24° gol stagionale e dopo un minuto dà il via all’azione del gol di Milito. Si parte sempre da sinistra, prima Eto’o si accentra, scambia con Milito e spostandosi a destra azzecca il diagonale, poi pesca Pandev (tenuto in gioco) in area: assist per Milito per il facile 2-0.



    PAREGGIO, ANZI NO — Sembra già tutto finito al 15’, invece finisce solo la partita di Milito, che poco più tardi per un risentimento muscolare (adduttori) lascia il posto a Biabiany. Non è proprio la stessa cosa, come si è già visto nei mesi passati. La manovra fino a quel punto spettacolare si inceppa, il Cesena fino a lì tremolante prende fiducia. Al 23’ Ceccarelli crossa dalla trequarti, Bogdani in area ha tempo di stoppare e girare nell’angolino basso: 2-1. Altri sei minuti, altro lancio dalla trequarti, stavolta di Gimenez, in verticale: Maicon tiene in gioco Giaccherini che non si fa pregare per battere di controbalzo per il 2-2. Altro che finita, l’Inter deve ricominciare. Ma il Cesena non riuscirà ad andare negli spogliatoi con un pari: al 46’ Chivu fa 3-2: poco prima Colucci sulla linea gli aveva tolto il gol, ora Maicon gli crossa sul caschetto una palla da spingere dentro: 3-2. Basterà.

    RANOCCHIA, ANZI NO — Leonardo aveva dovuto cambiare formazione all’ultimo, perché scoppia il caso Ranocchia. In extremis a qualcuno viene il dubbio che il difensore, che ha già disputato la 16ª giornata con il Genoa, non possa giocare il recupero. L’Inter avrebbe chiesto lumi alla Lega, non ottenendo risposte troppo rassicuranti (sul momento non si trovano regole precise né precedenti). Così, per non rischiare ricorsi, l’acquisto invernale resta ai box, Materazzi è promosso titolare al fianco di Lucio. La rinuncia non sarà indolore, perché Matrix fatica e la difesa interista balbetta parecchio, incassando due gol evitabili per vie centrali. In compenso gli esterni collaborano eccome alla fase offensiva, e il gol del 3-2 (cross di Maicon, testa di Chivu) lo testimonia.

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    ZANETTI 520 — In fase offensiva il rombo iniziale, con Pandev suggeritore, funziona bene finché Milito resta in campo. Dopo i tre attaccanti cercano invano una posizione logica, trovandola raramente. Pandev si becca gli urlacci del pubblico, mentre Biabiany incassa una sostituzione per Obi. Nonostante questo, e nonostante qualche passaggio sbagliato di troppo a centrocampo, il quarto gol potrebbe arrivare grazie a Eto’o, che scuote la traversa, e a Maicon (triangolo con Pandev, tiro parato). In mezzo Zanetti si gode il primato solitario (520 gare con la maglia dell’Inter) con la solita prestazione fatta di chiusure e ripartenze.

    CESENA, ANCHE UN ROSSO — Il Cesena esce da San Siro senza punti e con un rosso a Giaccherini che gli farà saltare la prossima. L’esterno si becca un secondo giallo stupido calciando a gioco fermo: brutto finale per una gara in cui aveva confermato le sue doti. E se Budan ha sulla coscienza due palle per il possibile 3-3, Bogdani mostra una gran forma al servizio della squadra. Ceccarelli se ne va col mal di testa per aver marcato Eto’o: si consoli, non gliene capiteranno tanti altri, di avversari così.
     
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