Agenzie serie e poco serie

Come riconoscerle?

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  1. LOCALSURF
     
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    PREMESSA:
    CITAZIONE
    Quasi tutti conoscono le truffe, ma tanti altri ancora purtroppo cadono nelle trappole.
    Vengono chiamati i "maestri della persuasione", capaci di "sedurre" l'aspirante artista fino ad indurlo a firmare un contratto abilmente redatto da uno staff di avvocati, pagati dall'agenzia.
    Di solito la prima fase consiste in un semplice colloquio conoscitivo e di selezione. Successivamente l'aspirante artista viene ricontattato dall'agenzie telefonicamente, con frasi del tipo: "Sei risultato idoneo e puoi entrare nella nostra agenzia. Dovresti però tornare da noi, possibilmente accompagnato dai genitori.". E' proprio in questa fase che si inizia a parlare della questione dolente: la richiesta di denaro per la vendita obbligatoria di servizi come book e corsi. Cifre altissime e quasi sempre in cambio di foto o corsi scadenti; a volte persino inutili. L'opera di convincimento viene meglio se fatta ai genitori.
    In realtà quel famoso colloquio di selezione lo passano tutti!
    E' chiaro che queste agenzia guadagnano sulla vendita dei corsi/book fotografici e/o iscrizioni, per cui non hanno nessun interesse a farvi lavorare.

    Le agenzie vere invece guadagnano sui lavori procurati ai loro artisti e quindi per essere prese in considerazione dalle produzioni sono costrette ad accettare solo ed unicamente persone artisticamente valide. Ecco perché non è facile entrare subito nelle agenzie serie. Mentre è molto facile entrare in quelle non serie: basta pagare!!!!!!!

    Va aggiunto che queste pseudo agenzie possono sembrare importanti poiché appaiono nelle pubblicità di note riviste o emittenti TV. Come saprete gli spazi pubblicitari sono a disposizioni di chiunque, basta pagare!!!

    Le vere agenzie non vengono mai pubblicizzate: non ne hanno bisogno.

    Le Agenzie
    Le agenzie sono quelle organizzazioni che si occupano di rappresentare gli attori preoccupandosi di assicurargli un ingaggio con una produzione cinematografica o televisiva in cambio di una percentuale sul cachet. Anche se ancora non esite in Italia una legge che quantifichi il diritto di agenzia nel settore dello spettacolo, in genere un artista corrisponde per l'intermediazione una somma pari al 10%.
    Un attore professionista, nei casi in cui riesca a procurarsi da solo una partecipazione in un film, farà curare alla sua agenzia il contratto con la società di produzione e riconoscerà la relativa percentuale. E' chiaro che l'agenzia chiuderà il contratto ad una cifra maggiore rispetto a quella che potrebbe chiudere l'attore direttamente.
    In definitiva l'attore dovrebbe preoccuparsi solo del suo impegno artistico: a tutto il resto ci pensa l'agente.


    image



    In aggiunta a quanto elencato, ci permettiamo, senza nessun tipo di presunzione, alcune considerazioni. Un'agenzia di spettacolo è pur sempre un azienda, per cui deve sopportare determinate spese da non sottovalutare:

    • le innumerevoli telefonate;

    • l'affitto degli uffici;

    • l'abbonamento ai corrieri utilizzati per la consegna delle foto alle produzioni;

    • il carburante auto per quando l'agente si reca personalmente presso gli uffici di produzione;

    • gli stipendi agli eventuali collaboratori;

    • le spese di gestione e consulenza fiscale;

    • varie ed eventuali.


    Non è affatto facile gestire il bilancio di un'agenzia artistica. Per questa ragione il mestiere dell'agente dovrebbe essere svolto solo da colui che veramente può permettersi dei veri e consolidati rapporti o conoscenze con le produzioni cinematografiche e televisive, in modo da poter riuscire a lavorare con molti attori e guadagnare con le percentuali.
    Possiamo assicurarvi che in Italia esistono, oltre alle agenzie prestigiose riservate quasi esclusivamente ad attori illustri, anche altre, ugualmente serie e valide (basta informarsi) che, pur rappresentando quasi esclusivamente volti nuovi o attori emergenti, riescono a lavorare e a guadagnare onestamente con le percentuali, senza chiedere quote di iscrizione o vendere book e corsi a prezzi da capogiro.

    Ci sono tanti altri agenti che purtroppo non riescono a garantire lavori concreti ai propri artisti. Invece di cambiare mestiere questi “imprenditori” si ostinano a farsi mantenere il bilancio dell'azienda proprio dalle quote di iscrizione richieste a tante ingenue persone che, pur non avendo nessun requisito artistico, credono di diventare improvvisamente attori pagando.
     
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  2. giacintarella
     
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    non so cosa fare!!!non mi hanno chiesto soldi per l'iscrizione in agenzia,ma questa agenzia mi ha chiesto di fare un corso di workshop di recitazione televisiva e cinematografica,patrocinato dalla f.i.i.a.ml.s. - Federmodelli al costo di 3.450,00 e il corso dura 1 settimana precisamente 50 h
    SONO CONFUSA COSA MI CONSIGLIATE??vi prego rispondetemi
     
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1 replies since 8/5/2007, 21:48   854 views
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