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Vita su Marte
Il 25 luglio del 1976 la superficie di Marte fu
fotografata dalla sonda Viking-1, partita il 20
agosto 1975 ed entrata in orbita marziana il 15
giugno 1976. Richard Hoagland, naturalista ex-
collaboratore della NASA, incaricato di visionare
i documenti fotografici, si accorse che alcune
foto ritraevano dei particolari straordinari: in
una regione denominata Cydonia Mensae si distinguevano
chiaramente un viso umano e alcune strutture
piramidali. Le immagini furono rielaborate attraverso
il computer e apparve la "sfinge" di Marte, immagine
che sarebbe diventata popolare in tutto il mondo.
Lo stesso Hoagland pensò che le formazioni piramidali
e il viso 'scolpito' sulla superficie del pianeta
potessero provare l'esistenza di insediamenti alieni:
si era probabilmente di fronte a un messaggio di
antiche civiltà marziane, destinato a chiunque avesse
raggiunto conoscenze per comprendere il messaggio.
La NASA smentì fin dall'inizio che la formazione
potesse avere una qualche origine artificiale: gli
esperti affermarono che il 'viso' era un'illusione
creata dalla bassa risoluzione della strumentazione
del Viking-1 e dalle particolari condizioni di
illuminazione. Per le piramidi i tecnici NASA
affermarono che tali formazioni sono naturali e
presenti anche sulla Terra, specialmente in Antartide
e sono dovute alla erosione eolica. Accade cioè che
l'urto di particelle sottilissime trasportate dai
venti, trasforma cumuli di ghiacci irregolari in
piccole piramidi dette 'dreikanter'. Altri studiosi,
sulla scorta della scoperta della NASA avvenuta nel
1996 di tracce di microrganismi in un meteorite
staccatosi da Marte 13.000 anni fa, ritengono invece
che il viso e le piramidi siano segni di vita. Le
ricerche proseguono. Nel 1996 sono state lanciate le
sonde USA Mars Pathfinder e Mars Global Surveyor (MGS)
che stanno effettuando osservazioni meteorologiche e
analisi chimiche delle rocce
.