L'importanza della rete per andare all'estero

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  1. LOCALSURF
     
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    L'importanza della rete per andare all'estero

    Cerchi un lavoro come segretaria d'albergo all'estero? Vuoi studiare per un anno in una università Oltremanica, raggiungendo dei crediti ECTS? È previsto uno stage di sei mesi presso un'azienda leader inerente all'indirizzo di studio? Hai bisogno di una pausa per riflettere su cosa fare da grande e la ragazza alla pari sembra la soluzione giusta?
    Tutte queste forme di mobilità internazionale sono realizzabili con le proprie forze, ma con l'aiuto di una rete di "sostegno" le cose sono più semplici e si evita di commettere errori costosi in termini di delusioni e anche di soldi veri e propri.
    Vediamo quali tipi di reti di sostegno sono a nostra disposizione.

    - La prima è quella personale, cioè famiglia e amici. Sono loro che aiutano a definire la fattibilità della propria idea. Danno consigli sulla base della conoscenza intima dei nostri pregi e delle nostre debolezze. Sono pronti a confortare e incoraggiare tramite telefono o email quando la situazione all'estero non gira alla perfezione (in particolare all'inizio). Fanno capire che dopo il buio torna sempre a splendere il sole e che ci vuole pazienza e resistenza per riuscire nella propria impresa. In breve: ricaricano la batteria della motivazione.


    - La seconda è quella sociale, cioè i conoscenti e gli amici degli amici. Sono quelle persone che hanno già fatto delle esperienze oltre confine e che sanno spiegare tutto quello che uno si deve aspettare in un contesto di lingua e cultura diversa. A loro si aggiungono le persone incontrate sul posto che fungono da interpreti della nuova realtà e che possono aiutare a non cadere nelle trappole dell'ingenuità ma a rimanere a terra con entrambi i piedi. Sono poi anche loro che coinvolgono i nuovi arrivati nelle attività sociali, dallo sport al cinema, dalla birra nel pub all'invito a casa.

    - La terza rete è quella professionale, creata nell'ambito del lavoro o dello studio. Sono i colleghi che aiutano nell'inserimento in azienda, che spiegano i processi lavorativi e insegnano le competenze che mancano. Sono anche i "mentori" per muoversi nei meandri delle relazioni gerarchiche senza urtare nessuno e senza fare passi falsi che mettono a rischio la sopravivenza in azienda. Per non dimenticare che spesso diventano anche una parte della rete sociale, perché la "Happy Hour" è l'inizio per altre attività dopo il lavoro o durante il weekend.

    - La quarta e ultima rete è quella informativa, che sta sempre all'inizio, ma che è presente anche durante l'esperienza di mobilità internazionale. Naturalmente si può partire in modo improvvisato per l'estero, ma avere in mano informazioni concrete su alloggi, lavori possibili, agenzie di collocamento, ecc. serve ad evitare una gran perdita di tempo e di soldi. Inoltre, con una preparazione sistematica, il lavoro si trova più velocemente perché il curriculum è fatto bene, la località è scelta anche secondo il tasso di disoccupazione locale, ecc. Queste informazioni sono presenti sui siti Internet come negli infiniti newsgroup e forum di persone che vogliono partire, che stanno per partire o che sono già tornate e mettono a disposizione il loro "know how". Le informazioni si trovano anche in molte strutture in Italia come gli Informagiovani e gli uffici stage delle università.
     
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