Mou: "La multa a Balotelli? Non lo aiuta a crescere"

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    Mou: "La multa a Balotelli?
    Non lo aiuta a crescere"


    "Non ho capito perché il 'potere' ha reagito così. Non ho capito come mai l'Inter sia stata punita per i cori dei nostri tifosi e il Chievo no" dice amaro il tecnico nerazzurro che perde anche Materazzi e convoca il sedicenne Crisetig

    Nel mio curriculum vitae non voglio scrivere campione d'inverno" MILANO, 8 gennaio 2010 - José Mourinho si scusa per l'ora della conferenza stampa alla vigilia di Inter-Siena: "Non potevo questa mattina, ho avuto dei problemi". Poi analizza con filosofia l'evidente emergenza, dilatata dll'intervento in artroscopia per la revisione del menisco mediale del ginocchio destro di Marco Materazzi. "Non è un momento facile - esordisce - perché ci sono tanti giocatori indisponbili, però la risposta di quelli che sono entrati nei momenti più difficili è sempre stata molto positiva e questo dà fiducia a tutti. E domani sera non sarà diverso; ho convocato il sedicenne Crisetig, poi Alibec, Donati Stevanovic". E aggiunge: "Siamo in difficoltà, Lo eravamo a Verona, ma il carattere ha prevalso: domani a San Siro avremo nel freddo i tifosi con noi; sono ottimista".


    Balotelli e il "potere" — Inevitabile tornare a parlare della multa a Balotelli. "In questo momento nulla mi sorprende - aggiunge quasi rassegnato -. Mi aspetto di tutto. Un giocatore durante una partita sente un'atmosfera negativa, fa una bella partita corretta e prende un cartellino giallo naif". Poi il tecnico ricostruisce la giornata vissuta da Balotelli allo stadio Bentegodi. "Esce dal campo, fa un applauso di 3 secondi: prende una multa che non mi sembra giusta e che non aiuta la sua crescita. Mario si è scusato per l'unica cosa sbagliata che ha fatto, ha sbagliato a generalizzare coinvolgendo tutta la città di Verona per il comportamento scorretto di pochi". Poi l'amaro commento per la giornata di squalifica comminata a due componenti del suo staff: "Non capisco. Però con noi sono successe tante cose, come la squalifica di Maicon prima della partita con la Juve... non è un problema". Quindi la riflessione che è nel suo stile: "Non ho capito perché il 'potere', lo dico fra virgolette, ha reagito così. Non ho capito come mai l'Inter sia stata punita per i cori dei nostri tifosi e il Chievo no. Comunque tornando a Mario, io preferisco parlare di come ha giocato. A Verona ha giocato molto bene; anche in fase difensiva".

    Curriculum Vitae — Ma c'è il Siena che incombe. Dice il portoghese: "Voglio guardare le altre partite tranquillo, senza pressione. Se vinciamo contro il Siena, domenica sarà piacevole guardare Juve-Milan". Ma i tre punti sono da conquistare; guai quindi a sottovalutare i toscani. "La sua classifica è bugiarda - afferma -. Aveva fatto bene con Giampaolo e continua a fare bene con Malesani. Domani abbiamo 4 giocatori che non hanno nemmeno esordito in Serie A: siamo in difficoltà, ma lo eravamo anche contro il Chievo. Non avremo un terzino sinistro nemmeno domani, faremo qualcosa. Serve anche fortuna ma io mi affido soprattutto alle qualità della squadra. Se servirà far giocare Pandev terzino sinistro, lo farò". L'Inter ha già in tasca il titolo di campione d'inverno: "Non significa nulla, è un titolo che esiste solo in Russia perché lì il campionato finisce in inverno. Mi piace avere un vantaggio tale da dire che domenica sera saremo primi comunque. Nel mio curriculum non voglio scrivere campione d'inverno".
     
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